PREVISIONE PER SABATO 23 SETTEMBRE 2023 

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PRETEMP è un gruppo di lavoro che si pone l'obiettivo di studiare e prevedere i fenomeni temporaleschi severi sul territorio italiano. PRETEMP NON EMETTE ALLERTE bensì previsioni probabilistiche sperimentali. PRETEMP inoltre svolge attività di raccolta di segnalazioni dei fenomeni severi avvenuti in collaborazione con l'associazione Meteonetwork e l'European Severe Storms Laboratory attraverso il database Storm Report al fine di verificare le previsioni emesse. 
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SEGNALAZIONI - STORM REPORT

Valida dalle ore 00:00 alle 24:00 UTC di sabato 23 settembre 2023

TESTO BREVE

Una saccatura di aria fredda sta attraversando da venerdì le sezioni del Mediterraneo occidentale, irrompendo con l'azione di un sistema frontale a ridosso del Mar Ligure e l'Arcipelago Toscano, dove permane un elevato grado d'instabilità atmosferica dalle ore notturne di venerdì. Il passaggio della depressione proseguirà dalle prime ore di sabato, coinvolgendo ampiamente il Mar Tirreno, con della convezione piuttosto severa soprattutto al mattino. Le condizioni sono al limite per l'emissione di un livello 3 sulle regioni centro-meridionali tirreniche, ciò nonostante, malgrado la rapidità dei temporali e la collocazione principalmente sottocosta, è stato valutato un livello di pericolosità 2 valido principalmente per possibili forti downburst, grandinate e tornado. Il rischio di piogge sarà minimizzato data la velocità di spostamento del sistema temporalesco, che a sua volta andrà a riorganizzarsi tra il centro-sud e il medio-basso Adriatico. In tali luoghi è stato mantenuto lo stesso livello di pericolosità per i fenomeni temporaleschi attesi.

 

DISCUSSIONE

La risalita di un flusso ascendente nelle prossime ore farà massimizzare il rapporto di mescolanza (MIXR) nello strato limite atmosferico oltre i 14 g/kg (0-500 m) su tutto il Mar Tirreno centrale. L'interazione dei flussi umidi superficiali lungo i rilievi montuosi, unitamente al CAPE piuttosto elevato, hanno favorito l'innesco di temporali prefrontali in maniera localizzata lungo le aree prealpine, dell'appennino settentrionale e in parte centrale, come registrato nelle ore precedenti. Dalle prime ore di sabato il flusso convogliatore farà incrementare l'avvezione di aria calda subtropicale in direzione delle coste laziali e campane, con uno strato di energia potenziale per la convezione in aumento fino ai 3800-4000 J/Kg. Tra l'Arcipelago Pontino e Campano avremo un interazione tra venti superficiali convergenti e opposti per caratteristiche termo-igrometriche su tutta la linea di costa. In continuità della linea convergente il profilo dei venti sarà favorevole alla formazione di sistemi temporaleschi lineari autorigeneranti, anche v-shaped, con possibili supercelle sulle sezioni più meridionali o avanzanti della linea temporalesca. Analizzando nel dettaglio il profilo della ventilazione avremo un LL shear in rinforzo sui 25 m/s, con DL shear 0-6 km sui 30 m/s. Qualora dovessero formarsi dei temporali a supercella saranno molto probabilmente a lunga percorrenza, con il rischio di downburst e qualche evento tornadico di natura mesociclonica. Il CAPE 0-300 m sarà asserito a 350 J/kg, con indici compositi di SRH 0-3 km particolarmente accentuati a 350-400 m^2/s^2 (calcolando il CAPE a 3.000 J/Kg). In tali condizioni è assai plausibile la rotazione delle strutture temporalesche, specie agli stadi iniziali dello sviluppo. L'EHI nello stesso spessore troposeferico dei 3 km risulta su valori elevati tra 5÷6. Oltre al rischio tornadico non trascurabile, saranno possibili eventi grandinigeni (chicchi di medio-grandi dimensioni ≥5 cm) ed estesi downburst fino al grado 10 o 11 della scala Beaufort. A stimolare i moti convettivi nell'accelerazione verticale sarà persino la presenza di una corrente a getto collocata a 250 hPa sui 50-55 m/s in uscita meridionale dall'appennino centrale all'alto Adriatico. Avremo una persistenza di temporali perfino sulle zone montuose più interne dell'Italia centrale e meridionale, dovunque sussistano le condizioni per il sostentamento dei nuclei temporaleschi nella stessa linea di groppo in traslazione verso ESE. Le celle preesistenti avranno comunque uno strato di MU Cape ben consolidato sui 1.000-1.500 J/Kg e un PWAT stimato sui 40 mm, con un rischio di nubifragi laddove gli indici resteranno invariati durante le fasi salienti del peggioramento, specie tra alto Lazio, Umbria, Marche e più a sud tra Beneventano e Appennino Sannita.

Da sabato mattina l'asse frontale del sistema temporalesco continuerà ad attraversare attivamente le regioni meridionali peninsulari, mantenendo il medesimo grado d'instabilità in prospicienza della coste tirreniche della Campania, Basilicata e Calabria, fino a sfociare sull'entroterra della Lucania e Puglia ionica.

Un livello 2 sarà parimenti valido per piogge, raffiche di vento lineari di downburst, grandinate e fenomeni vorticosi (tornado o tromba marina).

...Nord-est Italia...

All'entrata occidentale del fronte freddo andranno ad instaurarsi delle convergenze superficiali sulle pianure romagnole tra Modenese e Ferrarese, con una possibile forzatura dinamica della massa d'aria e l'insorgenza di temporali organizzati in strutture multicellulari a QLCS. Il windshear risulterà positivo in direzione e velocità, pertanto potrebbero insorgere una o due supercelle in rapido spostamento verso NNE in prossimità della pianura veneta (tra rodigino, padovano e vicentino in serata). Nel corso della notte e nelle prime ore di domenica una struttura via via più organizzata potrebbe avviarsi sull'alto Adriatico, nei pressi della laguna veneta e la Penisola Istriana, con l'eventualità di un boundary a basso livello progredente dai temporali attivi nell'entroterra dove l'aria giungerà in occlusione. L'ingresso della Bora dovrebbe smorzare l'instabilità, inibendo parte della convezione con residui fenomeni piovosi sparsi post-frontali su tutta l'area del Veneto e FVG. Un livello 1 è stato posto per piogge, grandinate, raffiche di vento e tornado.

Emessa venerdì 22 settembre alle ore 15:30 UTC

Previsore: ROTUNNO

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