PREVISIONE PER MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE 2019

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Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di mercoledì 25 settembre 2019 

IN BREVE 

Una nuova figura depressionaria con  minimi sul Canale della Manica si abbassa di latitudine muovendo progressivamente verso SE. Nel suo moto, il settentrione del dominio, assisterà ad un  progressivo calo del geopotenziale nei piani di medio-alta troposfera, seguito dall’ intrusione, in sede Padana, di aria via via più fredda( Presenza nel catino Padano e Alpi dell’ isoterma -18˚C) . Un esteso fronte freddo, connesso alla saccatura appena descritta, con asse SW-NE, supererà localmente l’ostacolo alpino in corrispondenza delle Alpi marittime e Liguria di Levante nonché settori del Nord-est mentre una linea d’instabilità, ad innesco prettamente orografico, andrà a disporsi sull’ Appennino Emiliano e romagnolo.  In particolare nella prima metà della giornata le zone  a rischio per locali temporali forti saranno le zone comprese tra la Liguria orientale l'estremo settentrione della Toscana fino alla Versilia dove è stato messo un livello 1. Nella seconda metà della giornata avremo poi un'estensione dei fenomeni nel resto dei settori. In particolare vedremo coinvolto l'estremo meridione della Toscana, il settentrione della Lazio  e le provincie abruzzesi. Nel nord i settori maggiormente coinvolti saranno il Friuli Venezia-Giulia per la quale, sul comparto costiero, è stato emesso un livello 1 e gran parte del Veneto centro-settentrionale, in particolare  dolomiti bellunesi e  Trevigiano  L’entrata di aria fredda porterà allo sviluppo di fenomeni generici con locali grandinate di piccole dimensioni e qualche raffica di vento ( zone contrassegnate con un livello 0). Fenomeni più organizzati invece potranno svilupparsi in sede Adriatica settentrionale e costa istriana contrassegnata da un livello di rischio 1 dato dalla possibilità di forti piogge e locali grandinate. Non escluse trombe marine. Nel finire della giornata saranno possibili nuove celle temporalesche tra Campania e basso Lazio in primis Agro Romano e Pontino, Monti Sabini, dalla pianura Campana fino all' Appennino Lucano settentrionale.

FENOMENI ATTESI

NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.

  Forti piogge Grandinate Forti venti Tornado

Liguria di Levante, Versillia , Toscana,  Lazio e Campania 

1

1

0 0*

Adriatico settentrionale e costa Friulana 

1

1

0 0*

Veneto centro settentrionale, prealpi e Emilia 

0

0

0 0*

Restanti zone 

0

0

   

     

DISCUSSIONE

...Liguria di levante, Versillia, Lazio e poi Campania...

Già nella mattinata la presenza del fronte freddo oltralpe porterà alla formazione di una zona di bassa pressione relativa sul golfo ligure, indotta prevalentemente dagli scompensi termici tra la pianura Padana e la riviera Ligure. Tale, unita alla presenza di un buon low level jet occidentale con valori sui 15/20 nodi, porterà alla concetrazione di buoni quantitativi di RH in prossimità della riviera di levante e della Versillia. Ad ora, stando alle ultime elaborazione modellistiche a scala ridotta, pare che su tale zona si avrà la disposizione di un modesto low level boundary tra flussi occidenatali e regimi di brezza di terra in prossimità della costa. In quantitativi di energia che andranno a concentrarsi su tale linea di convergenza saranno modesti con valori di MuCAPE localmente superiori a 1000J/kg. Buone anche le predisposizioni vicine al suolo e i valori di Lifted index( rispettivamente LLCAPE>100J/kg e LI<-3). Unitamente al profilo termico sufficente, si avrà, in quota, lo scorrimento di un moderato ramo discendente di jetstream con massimi sul tirreno centrale. Tale ventilazione con direttrice NW-SE porterà ad un incremento nei valori di windshear verticale nel tickness 0-6km e 0-4 km rispettivamente su valori >40 nodi per quanto riguarda il DLS e >25 nodi per quanto riguarda MLS. In conclusione saranno possibili locali fenomeni intensi, organizzati prevalentemente in sturtture multicellulari o forse QLCS. I fenomeni potranno portarsi fino all' entroterra Toscano ( Firenze/ Prato e Lucca) dove non sono escluse piogge intense e qualche grandinata. Non escluse raffiche di vento convettive e qualche waterspouts, entrambi contrassegnati da un livello 0. Nel pomeriggio i fenomeni tenderanno a traslare verso E mentre una moderata ventilazione di maestrale interesserà le coste Laziali. Quì, sempre nel pomeriggio, sarà possibile la formazione di una o due celle temporalesche con interessamento dei settori costieri e dell'entroterra (Agro Romano e Pontino, Monti Sabini e Appennini Abruzzesi) . Altri potranno svilupparsi poi sul basso Lazio e Campania ( dalla pianura Campana fino all' Appennino Lucano settentrionale) verso la tarda serata. Visto un profilo instabile e la presenza di odografi simulati pressochè simili alla zona toscana, i rischi saranno i medesimi. Probabili anche quì waterspouts ed eventuali landfalls.

...Veneto, Emilia e Friuli Venezia Giulia...

In queste zone, nonostante gli impulsi atlantici favoriranno lo sviluppo di diffuse piogge sparse con accumuli a tratti consistenti, le elaborazioni dei principali modelli evidenziano modesti livelli di CAPE (>500 J/kg) e LI elevati con conseguente scarsa possibilità di temporali se non locali e disorganizzati. Avremo qui inoltre valori bassi di Bulk Shear (10-20 kts) che favoriranno una eventuale formazione di multicelle disorganizzate.Le uniche zone con maggiori chance convettive saranno le prealpi Venete e le Dolomiti. Per quanto riguarda le zone di pianura, si avrà la disposizione di deboli e blande convergenze con veloci fenomeni temporaleschi. Nella serata/ nottata, i principali modelli evidenziano la possibilità di un modesto passaggio temporalesco generalizzato che dalle prealpi Venete e Pordenonesi muoverà verso le coste Friulane. Non è esclusa la formazione di un cluster multicellulare. La presenza di aria fredda in quota e valori deboli di Cape non escludono qualche grandinata. I fenomeni più organizzati si avranno in sede Adriatica specie sulla costa Istriana e antistante la costa Romagnola. Qui si prevede la formazione di un modesto low level boundary tra flussi meridionli umidi e un presunto regime di bora indotto dallo scompenso barico creato dalle precipitazioni sulle prealpi Friulane e Triestine. I fenomeni saranno organizzati un multicelle o QLCS con possibili grandinate e waterspouts.

...Restanti zone a livello 0...

Altri fenomeni generici saranno possibli sul Gargano e Salento nonchè dorsale Appenninica centrale e meridionale. Altri( bassa probabilità ) sulla Sardegna settentrionale( bocche di Bonifacio e golfo dell' Asinara). 

Emessa martedì 24  settembre 2019 alle 19.40UTC 

Previsore: NORDIO/ VALENTINI

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