PREVISIONE PER MARTEDÌ 28  MAGGIO 2019

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Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di martedì 28  maggio 2019  

IN BREVE 

Il profondo minimo di bassa pressione che sta interessando buona parte del dominio previsionale con rovesci e temporali muoverà verso nord-est in progressivo indebolimento. Più a nord una veloce saccatura si approssima dai settori settentrionali europei pilotata da un esteso vortice ciclonico posto sulla scandinavia( minimi al suolo vicini a 998hPa). Tale saccatura interesserà buona parte dell' Europa contientale mediante il transito di un fronte freddo, esteso dai settori Francesi fino alla Scandinavia . Il settentrione del dominio previsionale , specie il Nord-ovest, si troverà sotto l' influenza di moderati flussi a spiccata curvatura ciclonica nel piano di geopotenziale  di medio-alto troposfera (500hPa)e sottoposto alla  diretta entrata di aria fredda dal golfo del Leone e dalle Alpi marittime. Ciò porterà alla veloce formazione di un minimo di bassa pressione al suolo chiuso poco a sud della Liguria( Genova low) e una seconda zona meno organizzata poco a est della costa Adriatica (Venezia low). Queste due figure di bassa pressione saranno responsabili assieme al transito della coda frontale,  oltralpe, di moderata/forte instabilità atmosferica su buona parte della Pianura Padana con la possibilità di sviluppo di numerosi temporali. Un livello di rischio 1 è stato posto per la Lombardia occidentale e parte del Piemonte dove saranno posssibili, nel primo pomeriggio, temporali capaci di generare grandinate e raffiche di vento. Con il passare delle ore l' instabilità si sposterà più ad est e vedrà coinvolte le zone del Veneto e in parte Friuli dove i rischi saranno i medesimi della zona prima citata. Su queste ultime zone l' instabilità permarra a lungo con forti rovesci che andranno a concentrarsi lungo il profilo prealpino per effetto dello STAU inalalzando il rischio delle piogge intense ad un livello di pericolosità pari a 1. Per finire debole instabilità atmosferica sarà possibile su buona parte della catena Appenninica e sui comparti costieri di Puglia, Campania e Calabria. Su queste zone si è deciso di porre un livello di rischio 0 dato dalla possibilità di deboli grandinate e locali rovesci temporaleschi.

 FENOMENI ATTESI

NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.

  Forti piogge Grandinate Forti venti Tornado
Lombardia, Piemonte e parte del Emilia 1 1 1 0

 Veneto, Friuli e costa Romagnola

**solo per Friuli e prealpi   Venete 

1 1 0 0*

Livello 0

0 0    

DISCUSSIONE

Già dalla prima parte della giornata di domani saranno possibili temporali su tutta la costa alto Adriatica in primis quella Friulana e Veneta innescati dalla presenza di una vecchia circolazione( venezia low) in sede marina. Il potenziale d' innesco non sarà molto con un CAPE che solo localmente superererà il centinaio di J/kg. Una scarsa ventilazione in quota, inoltre, conferirà ai sistemi scarsa mobilità aumentando il rischio di precipitazioni consistenti e concetrate. Con il passare delle ore, già in prima mattinata, il sistema a bassa pressione tenderà a dissolversi favorendo un leggero miglioramento delle condizioni. Tale miglioramento sarà essenziale per i temporali che si avranno nel pomeriggio che potranno godere di un moderato strato di CAPE creato dall' irragiamento solare. Dapprima i fenomeni si svilupperanno sul comparto occidentale del Nord Italia, in particolare sul Piemonte, bassa Lombardia e parte dell' Emilia. Queste zone risentiranno dell' influenza decisa di aria più fredda in quota e della vicinanza ad un minimo di bassa pressione poco a largo della costa Ligure( Genova low). La disposizione dei fenomeni seguirà l'arco prealpino e appenninico con strutture temporalesche pressochè statiche per un primo momento. Lo step successivo vedrà la formazione di forti temporali lungo in modesto boundary di moisture convergence sul basso Piemonte. Essenziale al fine dell' innesco saranno gli outflow boundary delle celle presenti sul profilo alpino. Su queste zone si avrà un potenziale d' innesco elevato con un MuCAPE>600J/kg (alcuni LAM stimano punte vicine a 1.7kJ/kg)  e un LLCAPE>150J/kg. La presenza di una buona ventilazione i quota porrà queste zone sotto valori di windshear non del tutto trascurabili. Troviamo, infatti, un DLS localmente >15m/s. Nonostante gli shear direzionali siano scarsi o nulli non è escluso che qualche fenomeno, specie nelle prime fasi, possa evolvere in un debole sistema supercellulare. Molto più plausibile e veritiera appare la possibilità di un sistema lineare quale un QLCS o una piccola squal-line con annesse grandinate e locali colpi di vento. Sotto le celle più isolate non si esclude qualche debole tornado di tipo landspout creato dalle convergenze sagomate dagli outflow boundary. Dal primo pomeriggio i fenomeni tenderanno a spostarsi ad oriente interessando le basse pianure Lombarde, Emiliane e forse i rilievi Liguri. Nel frattempo nuovi sistemi andranno a svilupparsi sui rilievi Appenninici e preapini del nord-est sottoforma di celle singole o pulse-storm. Nel comparto Padano, invece, si avrà la dispozione di un esteso boundary di basso livello a ridosso dei limiti del PBL costiero. Qui i fenomeni aiutati dagli outflow boundary delle celle sui rilievi si organizeranno sottoforma di sistemi lineari che lentamente muoveranno verso la costa( QLCS o debole squal-line). Queste zone potranno godere di un discreto strato di CAPE che si aggirerà attorno ai 500J/kg o poco più. La ventilazione appare del tutto assente e questo tenderà a favorire la formazione di intensi rovesci concentrati. La presenza di aria fredda inoltre fa pensare alla possibilità di grandinate di piccole dimensioni, ma abbondanti, mentre sfavorite saranno le raffiche lineari. Nonostante ciò non si esclude qualche raffica sostenuta di outflow in uscita dal sistema. In serata nuovo coinvolgimento delle pianure con nuovi fenomeni e concetrazione delle precipitazioni a ridosso delle prealpi Friulane dove concreta appare la possibilità di locali allagamenti e flash-flood per effetto dello STAU.

Si segnala infine la presenza di locali fenomeni temporaleschi derivanti dalla presenza di aria fresca in quota sul comparto costiero di Campania, Basilicata e Puglia nonchè su buona parte del profilo appenninico centrale. I fenomeni ad ogni modo rietreranno in un livello di rischio 0 dato essenzialmente dalla possibilità di deboli grandinate.

Emessa lunedì 28 maggio 2019 alle ore 20.30 UTC

Previsore:NORDIO

 

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