PREVISIONE PER GIOVEDI 25 APRILE 2019

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Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di giovedì 25 aprile 2019  

IN BREVE 

In quota, nella giornata del 25/4 sarà attivo un vasto cut-off nel campo del geo potenziale chiuso tra Francia, isole britanniche e penisola iberica settentrionale. Esso interesserà anche la nostra penisola, ma essenzialmente le regioni centro-settentrionali, orientandovi un flusso di correnti sud-occidentali diffluenti ed a spiccata curvatura ciclonica associate ad una avvezione di aria moderatamente fredda in media troposfera. Più sud prevarrà invece l’azione stabilizzante di un promontorio anticiclonico sub-tropicale con asse diretto verso il Mediterraneo orientale. Nei bassi strati una vasta circolazione depressionaria, con minimo chiuso in corrispondenza delle isole britanniche estenderà una saccatura in direzione della Francia e Mediterraneo occidentale la quale ospiterà un sistema frontale in avvicinamento alla nostra penisola e che transiterà con ogni probabilità nella giornata del 26. Tale saccatura rimarrà addossata all’arco alpino ma tenderà lentamente a conquistare il nord Italia attivando correnti sud-orientali od orientali umide ed alquanto calde in relazione al periodo a nord della catena appenninica, e flussi in genere meridionali più a sud. Nelle ore pomeridiane e serali (in serata causa fronte in avvicinamento) potranno innescarsi  temporali da isolati ad organizzati, in parte ad innesco orografico, su nord Italia, Corsica interna e fino al crinale appenninico tosco-emiliano, dove è stato assegnato un livello 0 di pericolosità per possibili rovesci di pioggia, grandine di piccole dimensioni (<1 cm di diametro) e raffiche di vento, accompagnati da debole-moderata attività elettrica. All’interno della zona accreditata di un livello 0 è stata individuata un’area a potenziale livello 1 corrispondente ad Emilia settentrionale,, sud-est Lombardia (essenzialmente mantovano) e Veneto centro-occidentale per forti piogge (ma non prolungate) grandinate anche di medie dimensioni (>2 cm di diametro), intense raffiche di vento (downburst) e possibili tornado mesociclonici, anche se la suddetta eventualità è ritenuta non particolarmente significativa. Qualche isolata cella pomeridiana ad innesco orografico non si può escludere su Gran Sasso e Maiella.

 FENOMENI ATTESI

NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.

  Forti piogge Grandinate Forti venti Tornado

Emilia settentrionale, sud-est Lombardia, Veneto centro-occidentale

0

1

1 0

Aree a livello 0

0 0 0  


DISCUSSIONE

….. Emilia settentrionale, sud-est Lombardia, Veneto centro-occidentale…

Queste zone risentiranno del flusso sud-occidentale in media troposfera che tenderà ad intensificarsi nel corso della giornata con incremento della componente ciclonica e diffluente con trasporto di sportività positiva. Anche il gradiente termico verticale tenderà ad aumentare, mentre i valori di SB CAPE sono attesi tra 800 e 1000 J/kg con possibili picchi alla mesoscala fino a 1200-1300 J/kg nel corso del pomeriggio. I valori di PWAT, attesi tra 28-30 mm nel cuore della pianura padana, saranno i più elevati dell’intero dominio di previsione. I parametri di DLS saranno interessanti e su valori di 25-30 m/s, mentre quelli di LLS si attesteranno sui 15-20 m/s, segnatamente grazie a boundary di basso livello tra flussi da SW più secchi in discesa dall’Appennino (dry-line in avanzamento verso nord-est), correnti da ESE umide in rientro dall’Adriatico e venti da NNE pre-esistenti inerenti il PBL padano. Tale confluenza appare evidente anche da parametri di moisture convergence in aumento sull’interazione dei tre flussi prima citati, con locale concentrazione ed accumulo di CAPE fino a 1400-1500 J/kg. La situazione, sebbene leggermente idealizzata, e che comprende anche un progressivo rinforzo del getto da SW tuttavia su picchi non elevati (prossimi a 50 nodi), è tutto sommato rappresentativa dei casi di innesco di fenomeni convettivi locali ma talora assai severi tra Emilia, sud Lombardia e Veneto centro-occidentale, principalmente lungo la dry-line appenninica. L’incognita è rappresentata dalle forzanti inerenti l’innesco, stanti temperature nei bassi strati non particolarmente elevate e la sostanziale mancanza di fronti ben organizzati (inclusa la dry-line appenninica che non appare al momento ottimamente definita). Occorre considerare, a vantaggio dell’ipotetico innesco di convezione profonda nel corso del pomeriggio, la probabilità di una mattinata discretamente soleggiata, e l’intrusione dalla media troposfera di aria progressivamente più secca su un profilo alquanto umido in bassa troposfera. In merito ai parametri di windshear occorre aggiungere che in sede di previsione (WRF MNW 12z) sono evidenziati tracciati odografici (pianura padana centrale) discretamente curvi in bassa troposfera (directional positivo tra flussi da ESE o da E entro il PBL e da SW sopra) e stirati verso la media ed alta troposfera (speed positivo tra il piano isobarico di 850 hPa e l’alta troposfera) inclini teoricamente a sistemi complessi o supercellulari. In tal senso è ipotizzabile un cell motion spiccatamente da SW ed uno storm motion (metodo di propagazione Bunkers su post elaborazione RAOB) da WSW con netta prevalenza di right mover supercell. In tal senso si notano, sugli indici compositi, SCP fino a 5/6; SREH 0-4 km fino a 300-350 m2/s2, SWEAT fino a 300-325; EHI fino a 1,5, ed STP fino a 0,6/-0,8. In sostanza le condizioni appaiono inclini alla formazione di sistemi localmente severi, ma le incognite maggiori sono legate alle effettive possibilità del verificarsi dei meccanismi di innesco iniziale. Sono quindi attesi, nel pomeriggio, temporali a carattere locale o sparso organizzati in linee multicellulari lineari (QLCS), od isolate supercelle (1 o 2) in formazione sulla periferia meridionale delle eventuali mesolinee, oppure in posizione distaccata sulla linea di demarcazione della dry-line appenninica, con target da bassa emiliana a sud Lonbardia e Veneto centro-occidentale. Più probabile la prima ipotesi, ma non da escludere del tutto l’ipotesi supercellulare. Un livello 1 è quindi attribuito sulle zone indicate per forti piogge concentrate ma di breve durata, grandinate anche di medie dimensioni (diametro >2 cm), forti raffiche di vento (downburst) e possibilità di tornado mesociclonici.

… Aree a livello 0 …

Queste aree saranno sottoposte alle stesse forzanti viste in precedenza ma con condizioni di windshear meno significative, ed in genere con un set-up meno dinamico (inclusi i parametri di instabilità) rispetto alle zone accreditare di livello 1, e dove la componente orografica sarà preponderante (Alpi, Prealpi, crinale appenninico tosco-emiliano, rilievi della Corsica). Rimarrà in ogni caso anche su questi settori un accettabile gradiente termico verticale associato ai flussi ciclonici da SW in quota e quindi con possibili temporali in forma locale o sparsa, ma meno organizzati e duraturi. L’innesco, lifitng orografico a parte nei versanti esposti ai flussi meridionali o sud-orientali, sarà favorito nelle zone caratterizzate da boundary di basso livello tra correnti legate alla evoluzione sinottica, struttura dei PBL interni e costieri. Tuttavia verso sera è atteso l’approssimarsi più deciso della saccatura atlantica in media troposfera, pertanto sui settori occidentali del nord Italia e sui relativi rilievi potranno organizzarsi multicelle di tipo lineare. Le piogge potranno essere a tratti intense ma di breve durata (salvo sui rilievi per lifitng orografico ove i fenomeni potrebbero insistere, specie verso sera); potrà aversi qualche grandinata locale di piccole dimensioni, e raffiche di vento. Un livello zero è quindi ritenuto più appropriato. 

Emessa mercoledì 24 aprile 2019 alle ore 20.00 UTC 

Previsore: RANDI

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