PREVISIONE PER VENERDÌ 24 GIUGNO 2022

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PRETEMP è un gruppo di lavoro che si pone l'obiettivo di studiare e prevedere i fenomeni temporaleschi severi sul territorio italiano. PRETEMP NON EMETTE ALLERTE bensì previsioni probabilistiche sperimentali. PRETEMP inoltre svolge attività di raccolta di segnalazioni dei fenomeni severi avvenuti in
collaborazione con l'associazione Meteonetwork e l'European Severe Storms Laboratory attraverso il database Storm Report al fine di verificare le previsioni emesse. 
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SEGNALAZIONI - STORM REPORT

Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di venerdì 24 giugno 2022.

TESTO SINTETICO

Mentre un vasto promontorio anticiclonico staziona sul bacino del mar Mediterraneo e parte dell’Europa centrale, una depressione, inizialmente isolata per cut off del flusso umido principale, si sposta verso oriente determinando un peggioramento delle condizioni meteo sul nord Italia e in particolare sull’arco alpino e sulle pianure di nord ovest. Il minimo depressionario richiamerà correnti umide e instabili a divergenza ciclonica facendo scorrere un blando fronte freddo da ovest verso est sul nostro dominio di previsione.

Potranno verificarsi temporali severi già nel corso della mattinata sulle zone francesi e svizzere, mentre su Valle d’Aosta e Piemonte a partire dal primo pomeriggio. A seguire i temporali interesseranno Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli. Su quest’ultime due regioni l’innesco risulterà più difficile e probabilmente confinato perlopiù sulle zone montane.

I temporali potrebbero dar luogo a forti piogge concentrate con conseguenti allagamenti o flash flood, grandinate di medie o grosse dimensioni (possibili diametri > 5 cm), forti raffiche lineari in uscita dai temporali e tornado.   

DISCUSSIONE (rivolta ad un pubblico esperto) 

La forzante d’innesco sul Nord-Ovest sarà decisa. Il fronte in ingresso sarà accompagnato da masse d’aria più fresche a tutte le quote e dall’ingresso di un’anomalia di Potential Vorticity. Al suolo si formerà un minimo orografico sulla Pianura Padana in traslazione verso Est. Il massimo del getto in quota sarà collocato sul Centro Italia, questo garantisce la presenza di ventilazione diffluente, ma comunque intensa e quindi capace di garantire elevato DLS (>20 m/s) sul Nord Italia. Questa configurazione sinottica tipicamente garantisce lo sviluppo di forti temporali diffusi sul Nord Italia.


Nei bassi strati si osserveranno forti correnti da Sud-Ovest in ingresso dal Ligure, mentre sul Nord-Est agiranno correnti più sciroccali al suolo. In generale la ventilazione sarà intensa, sia nei bassi strati che in quota. L’intenso flusso trasporterà molto vapore acqueo che porterà i valori di CAPE fino a 1500 J/kg tra Piemonte e Lombardia e tra Veneto e Friuli. L’assenza di ventilazione da Sud-Est sul Nord-Ovest limiterà i valori di SRH, mentre questi saranno un po’ più alti sulla pianura veneto-friulana dove agirà lo Scirocco.


Già nelle prime ore della giornata saranno possibili temporali sulle Alpi Giulie ad innesco orografico, in grado di causare precipitazioni intense. In seguito, isolati temporali potranno formarsi sull’arco alpino. Il fronte principale entrerà tuttavia dalla Francia nel primo pomeriggio e raggiungerà rapidamente la pianura piemontese e lombarda dove sono attesi i fenomeni più intensi. Il sistema temporalesco poi si sposterà nel tardo pomeriggio-sera sulle Alpi Orientali, coinvolgendo forse anche l’alta pianura veneto-friulana. I temporali si potranno organizzarsi lungo un intenso sistema lineare (QLCS), capace di generare violente raffiche di vento (>100 km/h) e grandinate di medie dimensioni. Tuttavia, tra Piemonte e Lombardia potranno anche svilupparsi una/due supercelle a lunga percorrenza, in grado di causare la caduta di grandine anche >5 cm di diametro. Sulle Alpi piemontesi e lombarde i temporali potrebbero dar luogo a piogge intense persistenti.


Non è da escludere la formazione di tornado, sia in seno alle supercelle che al QLCS: la forte ventilazione prevista incrementerà infatti la vorticità nei bassi strati. Tuttavia, gli odografi poco curvi per l’assenza di Sud-Est nei bassi strati suggeriscono che questo rischio è minore rispetto a quello di grandine e raffiche di vento, e gli eventuali vortici non dovrebbero risultare intensi.


Sulla pianura veneta-friulana si formerà una dry line che potrebbe innescare alcune celle nel tardo pomeriggio in evoluzione verso il Friuli. Queste potrebbero facilmente evolvere in supercelle e dar luogo a pericolosità analoghe a quelle del Nord-Ovest. L’incertezza sull’innesco, dovuta al fatto che qua il fronte sarà meno marcato, hanno suggerito di limitare il livello di rischio a 1.

Emessa giovedì 23 giugno 2022 alle ore 15:00 UTC.

Previsori: BUTTURA / DE MARTIN

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