PREVISIONE PER MARTEDÌ 21 GIUGNO 2022

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PRETEMP è un gruppo di lavoro che si pone l'obiettivo di studiare e prevedere i fenomeni temporaleschi severi sul territorio italiano. PRETEMP NON EMETTE ALLERTE bensì previsioni probabilistiche sperimentali. PRETEMP inoltre svolge attività di raccolta di segnalazioni dei fenomeni severi avvenuti in
collaborazione con l'associazione Meteonetwork e l'European Severe Storms Laboratory attraverso il database Storm Report al fine di verificare le previsioni emesse. 
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COME LEGGERE LA PREVISIONE  LEGENDA ABBREVIAZIONI  

SEGNALAZIONI - STORM REPORT

Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di martedì 21 giugno 2022.

TESTO SINTETICO

Un modesto promontorio di alta pressione cerca di consolidarsi sul mediterraneo centrale in risposta all'abbassamento di un'altrettanto modesta saccatura sulla penisola Iberica. Ad oriente un ben sviluppato cut-off muove verso Polonia e Bielorussia assieme ad un fronte freddo inserito in un teso weasterly jet poco a nord delle Alpi. La porzione orientale del promontorio anticiclonico muoverà verso ENE andando a disegnare una sorta di fronte caldo lungo la cresta Alpina orientale e settori Balcanici. La situzione si dimostra di non facile lettura in quanto, nonostante la presenza del regime anticiclonico e una curvatura prettamente anticiclonica una massa instabile e altamente umida ( evidenziabile da alti valori di IVT e mix-ratio) continuerà a risalire il lato occidentale del promonorio muovendo lungo la cresta. Il posizionamento della cresta presenta un altro limite alla previsione, coloccandosi tra i settori Alpini e le zone leggermente più a Nord una blanda traslazione , settentrionale o meridionale, potrebbe alterare notevolmente la posizione degli eventuali temporali. Un livello di rischio 1 è stato posto sull'intera fascia Alpina per temporali con annesse grandinate di medie dimensioni (2-3cm) e raffiche di vento potenzialemente severe ( 25ms). Un livello di rischio 1 al limite con un livello 2 ( vedasi discussione) è stato posto su Trentino orientale, Dolomiti Venete e Friulane per possibili temporali con annesse grandinate di medio-grosse dimensioni ( 3-4cm o più) e per eventuali raffiche di natura severa ( 25ms), nonchè piogge forti. Un livello di rischio 0 è stato posto sulle zone Pedemontane e di Pianura occidentali, nonchè sul Veneto centrale ( vedasi discussione). 

DISCUSSIONE  ( rivolata ad un pubblico esperto). 

Arco Alpino e Dolomiti Veneto-Friulane...

Un elevata quantità di IVT verrà veicolata da SW lungo il bordo occidentale del promontorio anticiclonico, inserita in un getto attorno ai 50-60kt in alta troposfera ( tra i 500-300hPa). Anche in medio-bassa troposfera, l'azione di valori di pressione relativamente bassi sulla Francia e oltralpe andrà a creare una ventilazione meridionale di modesta entità ( valori attorno ai 30-35kt sui 700hPa). L'intero profilo Alpino risentirà di elevati valori di energia disponibile con un CAPE attorno ai 2000-2200J/kg con valori anche prossimi ai 2.5-3kJ/kg sui rilievi orientali. Dal punto di vista dinamico, come in precedenza anticipato, la ventilazione sarà sostenuta e tesa in alta troposfera e andrà ad aumentare notevolmente lo speed-shear 0-6 e 0-8 con valori attorno ai 45-50kt. Gli odografi simulati mostrano un ampia distensione aiutata, anche, dalla ventilazione moderata in media troposfera con DLS 0-3 localmente attorno ai 20-25kt. L'intera fascia alpina, potenzialmente, presenta gli stessi rischi e lo stesso Setup ma , in accordo con le emissioni LAM e ad alta risoluzione nonchè ENS la zona con innesco più probabile risulta quella orientale. Zona orientale ( Dolomiti Venete-Friulane e Trentino orientale) che presenta anche rischi leggermente più elevati rispetto alle restanti Alpi a causa di un ulteriore apporto umido di basso livello indotto da una modesta ventilazione da SSE in Adriatico centro-settentrionale. In prossimità della fascia pedemontana i valori di PWAT, infatti, supereranno i 40-42mm mentre il CAPE potrà facilmente eccedere i 2.5-3kJ/kg favorendo lo sviluppo di celle e updraft potenti e ampi. Dal punto di vista di livello scelto si è preferito emettere un livello 1 per i motivi che ora verranno descritti:

-Dal punto di vista dinamico la ventilazione si presenta decisamente sostenuta ma con curvatura pressochè anticiclonica e dunque soggetta ad un apporto di vorticità negativa, ben mostrato da buona parte dei modelli che presentano un innesco molto più limitato o assente ( Hirlam-Ukmo-Arpege).

- Assenza di forzanti frontali, se non una sorta di fronte caldo sul lato orientale della cresta anticiclonica derivante dall'evoluzione di un fronte freddo stazionario connesso al cut-off in evoluzione sull'Europa orientale, che limitano l'innesco a celle isolate ( potenzialmente severe ma di dificile collocazione spaziale). 

Detto ciò i temporali si presenteranno per lo più organizzati in strutture singole o multicellulari anche se non è del tutto escluso lo sviluppo di elementi supercellulari ( preferibilmente sul lato orientale). Sull'evoluzione orientale susstiste qualche dubbio anche se, un piccolo MCS o qlcs non si può escludere. 

Pianura Padana occidentale e Veneto...

Su queste zone è stato introdotto un livello di rischio 0 nonostante le condizioni siano chiaramente poco propense allo sviluppo di temporali. La modellistica locale e ad alta risoluzione continua a proporre inneschi assenti nonostante la vicinanza con i temporali Alpini ( sulla fascia occidentale). Nello specifico sulla pianura Piemontese e Pedemontana Lombarda non si può del tutto escludere lo sviluppo di rapidi elementi singoli aiutati da eventuali outflow e dalla ventilazione meridionale in discesa dall'Appennino. I valori di di CAPE sono modesti ma inseriti in un ambiente decisamente cappato e stabile nei medio-bassi strati per l'azione dell'ampia e modesta subsidenza anticiclonica e la conseguente inversione termica nei primi 1-2km. Ad oriente, invece, un estesa e più che discreta dry-line ad innesco Appeninico andrà ad interaggire con un modesto SE di origine adriatica sul veneto centro-settentrionale. Il CAPE verrà veicolato lungo il boundary con picchi attorno ai 2-2.5kJ/kg ma, anche in questo caso, inseriti in un ambiente altamente cappato con CIN attorno ai 150-200J/kg. La modellistica LAM non prevede inneschi, anche solo isolati, in tali zone ( neppure membri ensemble ICON e ICONd2) ma ugualmente uno 0 è stato posto e un upgrade potrà uscire nel pomeriggio di domani qualora la situazione mostrasse variazioni sostanziali. 

 

 

Emessa lunedì 20 giugno 2022 alle ore 14:50 UTC

Previsore: NORDIO

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