PREVISIONE PER GIOVEDÌ 10 GENNAIO 2019

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COME LEGGERE LA PREVISIONE  LEGENDA ABBREVIAZIONI  

Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di giovedì 10 gennaio 2019  

IN BREVE 

In quota è presente una vasta saccatura sul piano isobarico di 500 hPa costituita da una coppia di cut-off, il secondo dei quali andrà portandosi nella giornata di oggi tra coste dalmate ed Adriatico centro-meridionale con isoterme sul medesimo piano isobarico di -32/-34°C, associate ad un afflusso di correnti di estrazione artica marittima. Nel contempo andrà rimontando un promontorio anticiclonico di origine sub-tropicale su Europa occidentale e nord Atlantico con asse meridiano incline a favorire ancora discese fredde sulla porpria dorsale orientale. Nei bassi strati ciò corrisponderà alla chiusura di un minimo depressionario tra Albania ed Adriatico meridionale con correnti che si disporranno da nord sul comparto adriatico, da nord-ovest su quello tirrenico centro-meridionale, e da ovest sullo Ionio. Un centro di alta pressione sarà invece attivo su isole britanniche con cuneo proteso verso l’arco alpino e, come tendenza, alle nostre regioni settentrionali, associato alla circolazione di masse d’aria moderatamente fredde ma più asciutte e stabili. L’area depressionaria prima indicata sarà responsabile di frequente e diffusa instabilità sulle regioni  meridionali e su quelle del medio versante Adriatico, la quale interesserà essenzialmente le aree marittime ma con probabili influssi anche sulle aree costiere, specie di Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania e Sardegna, mentre la Calabria e la Sicilia potranno essere coinvolte anche in riferimento alle zone interne. Sulle zone interne delle regioni dapprima indicate i fenomeni saranno indotti in massima parte dall’orografia (specie stau nei versanti esposti alle correnti settentrionali o nord-orientali della fascia adriatica). Pertanto è stato considerato in livello di pericolosità 1 per fenomeni temporaleschi su Tirreno meridionale, coste della Calabria e quelle settentrionali della Sicilia, nonché sul settore ionico. Prevalente livello 0 altrove.

 

FENOMENI ATTESI

NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.

  Forti piogge Grandinate Forti venti Tornado

Aree a livello pericolosità 1

0 0   0* 

Aree a livello pericolosità 0

0  0  0   0*

TROMBE MARINE *

DISCUSSIONE

I fenomeni temporaleschi più frequenti e localmente severi potranno innescarsi, nell’arco dell’intera giornata, sul Tirreno meridionale, coste della Calabria, a tratti su quelle settentrionali della Sicilia, e sul Mar Ionio, laddove l’orientamento delle correnti nei bassi strati, legate alla circolazione depressionaria chiusa tra Albania ed Adriatico meridionale, (forecast 12 GMT del 10-01-2019) saranno più inclini a determinare moderata o forte instabilità. Con particolare riferimento a coste settentrionali della Sicilia, basso Tirreno e Mar Ionio, avremo MIXR nei bassi strati inquadrabile su valori vicini ai 7,0/7.5 g/Kg nel thickness 0-1 km. Da rilevare anche come il moisture convergence tra 0-2 km sarà particolarmente attivo sui medesimi settori, forzato dalla disposizione dei flussi in bassa troposfera, con umidità relativa nello spessore 1000-600 hPa localmente fino all’80% su basso Adriatico, mare ad ovest della Calabria e Mar Ionio. I valori si CAPE sono attesi collocarsi tra i 500 e gli 800 J/Kg su buona parte delle zone cui è stato attribuito un livello 0 di pericolosità. Generalmente si attendono sistemi a multicella con cluster a distribuzione irregolare, ma con possibili linee o mesolinee (QLCS) lungo i boundary di basso livello in probabile organizzazione tra le correnti sinottiche ed i flussi modulati dall’orografia locale e dai profili costieri. I sistemi convettivi potranno recare raffiche di vento anche intense, rovesci di grandine di piccole dimensioni o di graupel con possibili accumuli al suolo. Come sovente accade con siffatte dinamiche rimarrà intatta la possibilità di trombe marine di origine misociclonica lungo le fasce costiere. Queste ultime saranno più probabili sul basso Tirreno, Adriatico meridionale e sul Mar Ionio, laddove in corrispondenza degli eventuali boundary di basso livello non si escludono incrementi dei parametri di wind-shear, con LLS stimati fino a circa 20 m/s. Si è quindi attribuito un livello di pericolosità 0 per trombe marine ed un livello di pericolosità 1 per intensi colpi di vento sul Tirreno meridionale, localmente fino alle coste settentrionali della Sicilia, coste della Calabria e sul mar Ionio. Al di fuori della zona caratterizzata da un livello 1, si stimano fenomeni temporaleschi di tipo isolato ed a cella singola (sebbene talora organizzate in “streets” sull’Adriatico in concomitanza a discontinuità in velocità e direzione delle correnti inizialmente da nord-est sottovento al comparto balcanico ed in seguito da nord in mare aperto, e fino a NW sulle coste italiane). Pertanto nelle rimanenti aree appare più adeguato un livello di pericolosità 0

Emessa mercoledì 09 gennaio 2019 alle ore 20.00 UTC

Previsore: RANDI

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