PREVISIONE PER VENERDÌ 12 APRILE 2019

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Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di venerdì 12 aprile 2019  

IN BREVE

Mentre su parte dell’Europa occidentale e settentrionale va a consolidarsi un blocco anticiclonico, sul bacino del mar Mediterraneo e quindi su gran parte delle zone rimanenti del nostro continente permane un’ampia depressione. Questa continua ad essere alimentata da correnti fredde in quota provenienti dall’Europa nord orientale che protraggono l’instabilità sul nostro Paese anche sottoforma di temporali. Sulla nostra penisola nel corso della giornata, ma in particolare nel corso del pomeriggio, potranno svilupparsi temporali in grado di dar luogo a grandine e forti piogge. Più precisamente su Sardegna e Sicilia, dove si manterrà una discreta ventilazione in quota la pericolosità è associata ad accumuli di grandine di piccole dimensioni o localmente dello sviluppo di grandine con diametro superiore al centimetro. Sulla dorsale appenninica invece la presenza di una debole ventilazione in quota potrebbe contribuire allo sviluppo di temporali semistazionari. Potrebbero quindi registrarsi grandinate e forti piogge concentrate. Le celle temporalesche potrebbero poi interessare parzialmente anche le zone costiere tirreniche.

FENOMENI ATTESI

NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.

  Forti piogge Grandinate Forti venti Tornado

SARDEGNA E SICILIA

0

1

0

COSTE TIRRENICHE, APPENNINO, PUGLIA SETTENTRIONALE

1 1 0 0

MAR TIRRENO, IONIO E ADRIARTICO MERIDIONALE

      0*

 * Trombe marine 

DISCUSSIONE 

La presenza di un minimo depressionario di 1010 hPa tra il mar Tirreno e la Puglia potrà sviluppare temporali forti nel corso del pomeriggio grazie sia all’aria fredda in quota, sia alla presenza di discreti valori di mixr nei bassi strati atmosferici.

Sardegna e Sicilia…

Sulle isole maggiori in quota si manterrà una ventilazione dal moderato al forte da quadranti occidentali. Le celle temporalesche tenderanno a svilupparsi partire dal primo pomeriggio e si organizzeranno in pulse-storm o in sistemi a multicella. Queste tenderanno a spostarsi velocemente verso meridione sulla Sardegna, verso oriente sulla Sicilia, rendendo poco probabili le forti piogge concentrare. D’altra parte la presenza di masse d’aria piuttosto fredde in quota (-24 a 500 hPa), potrebbe favorire lo sviluppo di modeste quantità di grandine di piccole dimensioni e quindi la formazione di accumuli della stessa o grandine con diametro superiore al centimetro. Su queste zone i valori di CAPE potranno localmente superare gli 800 J/kg mentre il DLS potrebbe toccare localmente i 15 m/s.

Appennini, coste tirreniche e Puglia settentrionale…

Queste zone si troveranno in prossimità del minimo depressionario. La ventilazione in quota risulterà quindi debole o assente e di conseguenza i valori di DLS si mostreranno nulli o molto deboli. La formazione di temporali semistazionari a cella singola o al più in pulse-storm potrebbe dar luogo a forti piogge concentrate assieme alla formazione di grandine. Grazie all’aria fredda in quota a alla discreta quantità di vapore acqueo sotto i 500 metri di quota, i valori di sb CAPE tenderanno a toccare i 700 J/kg. Le celle temporalesche potrebbero poi localmente sconfinare sulle coste tirreniche

Mar Tirreno, Ionio e Adriatico meridionale…

La presenza d’aria fredda in quota potrebbe favorire la formazione di trombe marine di natura misociclonica seppur non sembrerebbero esserci convergenze di venti al suolo che possano aiutare allo sviluppo.

 

Emessa giovedì 11 aprile 2019 alle ore 23:00 UTC 

Previsore: BUTTURA

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